Prendete l'anatomia umana, per esempio. Sì, abbiamo individuato le ventisei ossa del piede ed i ventricoli del cervello, ma quando si tratta di decifrare il tratto urogenitale femminile, gli scienziati sono ancora al tavolo da disegno. In realtà, si fanno le stesse domande. Il punto G esiste, e se sì, dove diavolo è? Le donne hanno veramente una prostata, e in caso affermativo, possono eiaculare?L'acceso dibattito sul Punto-G
Il punto G, dal nome del ginecologo Ernest Grafenberg, è una zona erogena (presunta) che si trova a pochi centimetri all'interno della vagina, sulla parete anteriore. La sua ascesa alla popolarità è di solito attribuita al libro del 1982, Spot G e ad altre scoperte recenti, circa la sessualità umana, Co-autore è Beverley Whipple. Anche se il libro descrive come trovare e stimolare questa regione, ed ha invitato le donne piu' intrepide a cercare di individuarne il loro, ha anche dato l'avvio a classificare la zona come uno status quasi mitico. Molti ne hanno sentito parlare, ed in generale si può descrivere quello che si deve fare, ma la maggioranza non ha visto i suoi effetti. Attualmente, non è riconosciuta una parte dell'anatomia femminile etichettata come il "Punto-G." Infatti, i ricercatori discutono anora sulla sua esistenza.
Una parte del problema deriva dalla mancanza generale di ricerca sulla salute sessuale delle donne, che ha ostacolato la capacità di fare una generalizzazione anatomica. Un'articolo pubblicato sull' American Journal of Obstetrics and Gynecology nel 2001 recita: "l'evidenza è troppo debole per sostenere l'esistenza del Punto-G" e che "le osservazioni aneddotiche si basano su dati rilevati sulla base di un piccolo numero di soggetti che non sono supportati da studi anatomici e biochimici".
Scettici del Punto-G sostengono che non vi è alcun percorso neuronale che posssa dare origine ad un meccanismo fisiologico. Uno studio pubblicato nel Journal of Sexual Medicine nel 2006 ha preso 101 campioni di biopsie di vagina da ventuno donne, ed ha rilevato che, sebbene i nervi si trovavano regolarmente in tutta la vagina, non c'è una posizione che ha una densità maggiore, dissipando l'idea di una singola zona erogena all'interno della vagina.
Tutto questo non deve indurre a lasciar perdere la ricerca. Si consiglia,anzi, alle coppie (affiatate) di continuare a tentare, non si sa mai!!
Percio' mettetevi alla ricerca del Punto-G. Piegate il dito medio (come disegno) in alto e tastate andando avanti e indietro a circa 5 cm in alto la vagina della vostra compagna. Quando lei comincerà ad emettere dei piccoli sospiri, vuol dire che siete vicini. In Genere il punto-G si riconosce dal tessuto leggermente più rugoso di cui è fatto ed è più in rilievo rispetto alle zone vicine.
Detto questo vi auguro: buona fortuna. P.s. ne vale la pena.